Questa volta ho scelto la zona di Asakusa, dove ci sono molti turisti, come luogo per il mio discorso. Era affollata e c'erano molte ragazze carine. Ero così eccitato e mi aspettavo un grande incontro, così sono partito! L'incontro si è rivelato sorprendentemente buono e ha persino superato le mie aspettative. Era così diverso da Shibuya o Shinjuku, dove vado di solito. Quel giorno mi sono resa conto di quanto possa essere diversa la reazione di una persona a un luogo diverso. Una ragazza in particolare ha attirato la mia attenzione. Si chiamava Miho, aveva 26 anni ed era una donna che lavorava. Dai suoi vestiti era difficile capire che aveva un fisico snello, proprio come una modella. Avevo messo gli occhi su di lei ed ero deciso a spingermi oltre, così l'ho attirata nella mia stanza d'albergo con la scusa di aver portato con me alcuni prodotti per il trucco. E funzionò! È stato un successo. Appena arrivata in albergo, ho finto di essere una tester di trucco e ho iniziato a esplorare. Lei è rimasta affascinata dai prodotti che avevo in esposizione. Convinta che la cosa stesse andando bene, le ho presentato i prodotti, suggerendole scherzosamente: "Pulisci anche il tuo interno con questi". Pensavo che si sarebbe opposta all'idea, ma con mia grande sorpresa accettò. Le toccai le spalle, poi l'inguine e sembrò che si stesse masturbando. Man mano che il bacio procedeva, il suo viso diventava sempre più rosso. La accarezzai un po' alla volta con la mano, poi iniziai a leccarle la figa e i nostri desideri sessuali aumentarono all'infinito. Mabel doveva essere pronta a tutto, perché i succhi d'amore cominciarono a colare tra le sue gambe. Non potendo più trattenermi, la penetrai nella vagina. Mi godevo le sue belle curve in una posizione di ingresso posteriore, succhiavo profondamente il suo bel viso e le permettevo persino di cavalcarmi in una posizione di ragazza contro ragazza, divorandomi in varie posizioni. Anch'io ero vicino all'orgasmo. Venni nella sua bocca. La sua faccia sporca era irresistibilmente carina. Grazie a Dio. E grazie a te, Mabel.